Intervista pubblicata Extra e Voce Indipendente Novembre 2006
Sig Tallarita, che cos’ è l'associazione “Misiliscemi”? Perché nasce e quali obiettivi si pone?
La MISILISCEMI è un’associazione politico culturale apartitica costituita ufficialmente nel Giugno 2005. Tutti i fondatori a vario titolo hanno da sempre dedicato parte della loro vita ad attività che miravano a mettere in risalto i luoghi, le tradizioni, le comunità che vivevano e vivono nelle frazioni, di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma , Salinagrande e Pietretagliate, chi, nel volontariato cattolico, nell’associazionismo laico e non coffessionale. Scopo dell’associazione è quello di migliorare questo territorio, dargli un ruolo specifico ed affermare l’assoluta identità dei luoghi e delle persone che lo vivono.
Cosa servirebbe in particolare, secondo lei , per migliorare questo territorio e che tipo di ruolo propone per le frazioni ?
Nella società contemporanea e nelle nuova idea di città, non si può pensare allo sviluppo di un territorio senza capire cosa accade attorno, mi riferisco all’intera provincia, o pensare solo ai servizi, senza porsi il problema di come tutto questo possa essere realizzato e concretamente supportato da risorse economiche. L’idea che noi abbiamo e che per comodità chiamiamo “PROGETTO MISILISCIEMI” si divide in due ambiti, il primo è di natura strutturale relativo ai servizi, che individua un’area baricentrica a tutte le contrade, come potrebbe essere una piazza rinascimentale dei giorni nostri attorno alla quale sono collocati tutti gli edifici principali (municipio, presidio sanitario, chiesa, mercato,ecc.) , oltre che ad un’adeguata rete fognaria ed idrica, il secondo ambito mira ha dare un ruolo di natura turistico ricettiva vista la posizione strategica rispetto a tutte le cose importanti che questa provincia ha, oltre alla presenza dell’aeroporto e dell’autostrada, ma lo scopo non è quello di entrare in competizione con nessuna realtà ma anzi quello di diventare un polo di supporto attraverso anche la realizzazione di un parco sub-urbano che evidenzi la natura agricola attorno al quale far nascere tutta una serie di microstrutture turistico ricettive, oltre alla realizzazione di un porticciolo che possa essere da supporto al vicino porto di Trapani.
Che posizione ha assunto, in questi anni , l’amministrazione comunale odierna nei processi d’ urbanizzazione primaria e secondaria delle frazioni in oggetto l’associazione ?
Da tanti anni, ormai, il nostro territorio è stato oggetto di scarsissima considerazione da parte dei nostri amministratori. Niente fognature, niente marciapiedi, niente centri giovanili. Basti considerare che negli ultimi vent’anni non si è realizzata nessuna nuova infrastruttura, i pochi interventi sono stati limitati alla realizzazione di tre fontane che in parte la nuova amministrazione ha demolito per la ovvia inutilità visto che non si era mai effettuato l’allaccio alla rete idrica comunale, il centro sportivo di Bonacerami è stato realizzato agli inizi degli anni ottanta lasciato per decenni abbandonato e da ultimo si sta provvedendo per la sistemazione di una parte del litorale di Marausa Lido, la cosa strana è tutto quello che si realizza non si pensa che debba avere una funzione reale per l’utilizzo, e quindi assistiamo opere realizzate ma non completate come le fontane, il centro sportivo, il litorale di Marausa Lido dove non era prevista la protezione lato mare, resosi conto dell’errore si è ripiegato su una transenna provvisoria che ormai sta li da oltre un anno.
L’unicità di queste frazioni fino ad oggi, secondo lei, da quali fattori è stata impedita?
Non ci sono stati impegni precisi, sia da parte politica che di società civile per creare una vera e propria rete unificata di servizi. Ma questo è il problema che vive la città tutta , basti pensare che ancora vige il Programma di Fabbricazione che è della fine degli anni sessanta e non si è dotata questa città di un Piano Regolatore Generale che poteva rappresentare uno strumento di pianificazione territoriale almeno per gli ultimi vent’anni L’unico esempio di unità lo ha dato la Diocesi di Trapani con la creazione nel 1989 di una Unità Pastorale che da anni, ormai, ha cercato di unificare un territorio disgregato! La “Misiliscemi” vuole essere l’elemento qualificante in senso civile, sociale e strutturale di questo territorio.
A quali tipi di servizi si riferisce in particolare?
L’ho detto prima, le nostre frazioni non hanno fognature, tranne che per qualche sporadico tratto ma solo di acque bianche, non c’è una palestra comunale , non c’è un centro-sociale, non c’è una biblioteca comunale, le assicuro che la lista è molto lunga, le dirò di più negli ultimi anni si sono chiusi quattro plessi di scuola elementare, si potevano riadattare a nuove esigenze che potessero dare almeno delle risposte parziali, ma ancora aspettiamo; noi abbiamo ipotizzato un’ipotesi, far diventare due di questi edifici delle moderne scuole materne con, aule, laboratorio, gioco, mensa ecc.
Che riscontro state ottenendo dagli abitanti, dagli operatori economici e sociali delle stesse frazioni ?
La risposta degli abitanti e degli operatori economici al nostro progetto politico è stata certamente positiva. Lo dimostrano le oltre mille adesioni raccolte per legittimare il “PROGETTO MISILISCEMI” strutturale del nostro territorio, le tante richieste di adesione che ogni giorno ci fanno pervenire tanti cittadini, le tante idee che giorno dopo giorno stanno dando forza e arricchendo il progetto stesso. La presenza notevole che abbiamo riscontrato questa estate in occasione della tre giorni sul tema “MISILISCEMI UN FUTURO POSSIBILE…”, momento forte di confronto e di promozione del territorio.
Dove si potrebbe realizzare il parco urbano e che servizi potrebbe offrire ?
Il parco lo dice il nome stesso della nostra associazione sarebbe il percorso del torrente Misiliscemi, luogo incantevole per come riesce ad essere sintesi fra natura e lavoro dell’uomo attraverso la tessitura che l’uomo fa lavorando i campi. L’idea che abbiamo noi di parco, non è quella di mummificare un territorio ma quella di far conoscere la realtà che da quel territorio attraverso il lavoro ne trae sostentamento, oltre ad evidenziare la natura agricola, far nascere attorno tutta una serie di microstrutture turistico ricettive, questo ci darebbe il ruolo di polo turistico ricettivo che noi tanto auspichiamo.
E per quanto riguarda il porto ?
Il porticciolo dovrebbe nascere presso la ormai abbandonata Salina San Francesco che possa essere da supporto al vicino porto di Trapani, e rivolto principalmente alla diportistica. Questo avrebbe la duplice funzione di ripulire le nostre coste di tutta una serie di pontili più o meno abusivi e creando una struttura che dia una un reale servizio.
Fino a questo momento, che interesse hanno mostrato le classi politiche nei confronti del vostro progetto ?
Sebbene più volte sollecitate (abbiamo, anche, realizzato un Convegno sul decentramento amministrativo!) non hanno mostrato alcun interesse a dialogare con l’associazione. Stiamo avviando, la richiesta di incontri specifici con il Sindaco di Trapani, con il Presidente della Provincia e con tutte le forze politiche al fine di poter discutere il “Progetto Misiliscemi”.
SALVATORE TALLARITA
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