La Misiliscemi risponde alle Contestazione sul Palio
Dopo l’inatteso annullamento del palio, la nostra associazione è stata sopraffatta da comunicazioni prive di verità ed onestà intellettuale, per questo motivo ha deciso di mettere a conoscenza di tutti, il contenuto della risposta che s’intende dare ad alcuni articoli pubblicati da Geapress visionabili su internet.
Ci sorprende come un mezzo d’informazione possa dare notizie su fatti mai accaduti . In tutto questo però, la cosa più grave è che in modo gratuito un intera associazione venga considerata mafiosa perché spalleggiata e protetta da un padrino. La Misiliscemi non ha mai avuto nulla da temere, perché ogni sua azione si è sempre svolta nella legalità e trasparenza totale.
Con le proprie forze fisiche ed economiche, tutti i componenti della suddetta associazione hanno cercato di valorizzare la loro realtà territoriale da soli, proprio per non avere obblighi con nessuno.
Questo atteggiamento ha sempre dato fastidio al potere, che non riesce a capire come un gruppo di persone riesce a fare delle cose per il territorio senza chiedere aiuti. Sicuramente in questi sei anni di attività associazionistica, abbiamo incontrato e dialogato con numerosi rappresentanti politici per far presenti i problemi del territorio e per spronarli ad analizzare alcuni aspetti sociali che penalizzano chi abita nelle contrade.
Fino ad oggi , tutti noi siamo stati controllati con minuziosità al microscopio e mai è emerso nulla che ci possa etichettare mafiosi, come qualcuno ha scritto.
Certamente è palese che non siamo così stupidi da non saper individuare gli errori fatti da coloro i quali ricoprono incarichi importanti , e che, al contrario di noi hanno le spalle coperte per aggirare ogni ostacolo che sbarra il loro prestigioso cammino.
Il nostro è un percorso duro e pieno di ostacoli nascosti che ci fanno andare avanti con fatica in un territorio che subisce mortificazioni e disprezzo.
Se fossimo stati a Siena , non si sarebbe mosso nessuno, perché una manifestazione così prestigiosa non può essere fermata; ma siamo in un luogo dove tutto deve essere per forza di cose irregolare, clandestino, abusivo, illecito, mafioso.
Noi siamo certi che d’irregolare nel nostro palio non vi era nulla , e se qualcuno ha trovato delle mancanze dovrà chiedere spiegazioni a chi , con competenza e professionalità ha messo nero su bianco.
Noi non abbiamo nessun potere e non lo avremo mai , proprio perché nessun santo è disposto a darci una mano.
Siamo sempre stati considerati quelli che remano contro, i sovversivi, quelli che protestano per ottenere l’ordinario, quelli che denunciano, che provocano che battono i pugni ed affrontano chi ha il dovere di far valere i nostri diritti di cittadini ; per questi motivi ogni mezzo è buono per fermarci e screditarci.
Se avessimo avuto il “padrino” all’ Assemblea Regionale Siciliana, non avremmo avviato il ricorso al Tar per il piano regolatore, avremmo fognature, acqua corrente tutti i giorni, scuole sicure, spiaggia pulita e fruibile, delegazioni comunali, scuolabus, palestre piazze, luoghi di ritrovo, contributi per le nostre attività , avremmo disputato il palio, ecc , ecc.
A questo proposito, vorremmo conoscere personalmente il nostro benefattore segreto, giusto per sapere quali sono le sue intenzioni nei nostri confronti e per capire a cosa mira veramente.
Il palio è stata una scusa per bastonarci politamente a mezzo stampa e per far arrivare alla gente un messaggio duro nei nostri confronti, ma quando si pubblicano articoli e riflessioni personali si deve prima di ogni cosa verificare la bontà delle notizie e soprattutto la professionalità di chi le scrive.
L’associazione Misiliscemi non è tenuta a dare spiegazioni, ma tiene a far sapere che l’intero direttivo aveva già deciso di non svolgere il palio e vuole capire l’immotivato diniego pervenutoci. Nessuno ha fermato il palio, neppure chi se ne vanta tanto descrivendo ogni particolare con spiccata fantasia, infatti è stata vista la gente che andava via ( la folla era evidente nella foto), i cavalli che sporgevano la testa da un muro alto due metri e mezzo ( nuova razza con gambe e collo da giraffa) e dulcis in fundo i carabinieri che eseguivano lo sgombero dell’aria a parcheggio peraltro vuota a testimonianza inequivocabile della folla che si accalcava sul luogo.
Come mai non sono state pubblicate le foto del vero percorso di gara, dei cavalli che correvano per provare la pista,della gente che andava via e delle nostre reazioni aggressive? Purtroppo la fantasia non è così tecnologicamente avanzata da produrre foto e filmati! Non volevamo farlo, ma ora siamo costretti ad essere pungenti , in quanto crediamo che in tutta questa vicenda vi sono degli episodi poco chiari.
Siamo sicuri che i NAS non abbiano mai avuto il piacere di riferire a nessuno il contenuto degli atti e del colloquio avvenuto Domenica 2 Ottobre presso la stazione dei Carabinieri di Locogrande; tali affermazioni sono molto gravi soprattutto perché non si tratta di dovere di cronaca ma , di atti d’ufficio che in quanto tali non possono essere resi noti. Forse chi ha scritto l’articolo è un veggente? Oppure è proprio lui che ha un santo protettore?
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